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Chi ha costruito la
struttura S. Lucia
Suora
Cappuccina
La Fondatrice
della struttura,
fu Suor Maria Spagnuola, che versò
direttamente 100 e passa ducati (siamo nel 1587)
per dare inizio alla sua costruzione. A lei si
unirono alcuni benefattori recanatesi, con il
versamento di centinaia di ducati ognuno.
Lo scopo era quello di creare un convento detto
«delle Cappuccine», appunto, per raccogliere
ragazze che si votavano al servizio del Signore.
Un po’ di Storia
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Chi ha contribuito
alla sua espansione
Il Vescovo
di Recanati
Delle Aste,
contribuì, successivamente, con proprie
donazioni,
per il continuo miglioramento della
struttura, allo scopo di dare sempre un
maggiore servizio ai cittadini
bisognosi di assistenza sanitaria.
Dal 1587 (anno della fondazione del
S. Lucia) sino ai giorni nostri, numerosi
benefattori (i loro nomi sono visibili
nella lapide al centro della scalinata di
entrata), continuarono a donare all’Opera Pia
Ospedale S. Lucia, terreni,
fabbricati e denaro per il suo mantenimento e
sviluppo.
Il suo ridimensionamento
Da miglior
Ospedale delle Marche, (vedi il convegno tenuto
a Pesaro alcuni anni fa), alla sua chiusura come
Ospedale.
Le varie politiche regionali, seguendo
una logica esclusivamente «politica» e senza
tener conto delle varie situazioni di servizio al
cittadino che le strutture ospedaliere esistenti
offrivano, hanno creato, con la scusa di
«risparmiare», una serie di «punti» sanitari,
chiamati «Distretti», con i quali hanno suddiviso
la sanità regionale.
Ci sono molti punti che non corrispondono alla
realtà del territorio, ai vari bacini territoriali, ed al
rispetto delle Leggi Nazionali.
Attualmente (2017) i Distretti di Macerata e
Civitanova M., per l’aumento, ovvio, dei cittadini
che sono costretti a rivolgersi a questi due punti
sanitari, si trovano nell’impossibilità di prestare
un servizio minimo di assistenza, parcheggiando,
ad esempio i pazienti, per molte ore sulle
barelle, nei corridoi e per molto tempo.